venerdì 4 febbraio 2011

DAL SITO "NAZIONALE" DELLA GGIOVANE ITAGLIA


Si avvicina il 10 febbraio, "Giorno della mistificazione" di gente morta per colpa dei fascisti e della loro guerra da cialtroni, e dei (non si sa quanti, dice duecentocinquantamila al massimo, ma noi aumentiamoli di brutto, come aumentiamo il numero di quelli che vengono alle cene alla Fortezza) esuli istriani, giuliani e dalmati, istituito con la legge 92 del 2004. Questa data assume nell'anno in cui la nostra Patria (di cui non ci importa gran che, sennò non ci si andava ad alleare con chi appenderebbe il tricolore nei cessi) compierebbe 150 anni, un valore molto più profondo, ribadendo l'importanza che lo spargere menzogne e propaganda ha per il nostro portafoglio. Da anni in occasione del "Giorno della mistificazione" facciamo una passeggiatina di duecento metri con due bandiere a testa per sembrare più numerosi, guardati a vista dalla digos. Anche quest'anno saremo nelle scuole, nelle università, nelle piazze e negli enti locali a farci ridere dietro con convegni, manifestazioni, concerti e proiezioni.
L'appuntamento principale è sicuramente quello del 5 febbraio a Firenze, dove faremo sperperare centinaia di migliaia di euro per tutelarci dal generale disprezzo che ci circonda, e proveremo a fare un corteino da Piazza Savonarola, quella dove vanno i ggiovani fiorentini a picchiarsi e a prendersi a cinghiate.
In attesa che si liberi qualche posto al ministero ci tocca far finta di promuovere e difendere l'identità nazionale, stando attenti a non far arrabbiare troppo quelli del tricolore nei cessi sennò addio governo. E se come esempi non possiamo additare altro che qualcuno che come unico merito ha quello d'aver fatto una fine spaventosa, vuol dire che siamo messi proprio da cani. La sfida è come sempre ardua, perché per essere all'altezza ci toccherebbe fare una fine altrettanto spaventosa e non è che se ne abbia gran che voglia, ecco. asm

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