giovedì 6 maggio 2010

Riflessioni identitarie e non conformi

Cari camerati e studenti, in questo periodo di crisi e di forte conflitto sociale ed ideologico, nelle università, nelle città, nei media e nelle fabbriche, noi di Casaggì Firenze abbiamo ritenuto essere necessaria una riflessione sul nostro ruolo all'interno di questo sempre più schizoide paese chiamato Italia. Abbiamo discusso a lungo, sul nostro essere "non conformi", come qualcuno ci aveva suggerito di definircii. Sforzandoci di capire e comprendere quello che è stato, è, e sarà il fascismo, siamo arrivati ad una conclusione condivisa da tutti. Il fascismo come ideologia è un'alverare di contraddizioni, una minestra mal riuscita di concetti scopiazzati dal socialismo e da altre ideologie. Minestra insipida condita da auto-esaltazione, becero nazionalismo e conseguente paura di tutto quello che è diverso. L'insicurezza dovuta alla mancanza di basi teoriche valide provoca necessariamente fenomeni condannabili quali razzismo, sessismo, dittatura, culto della violenza e della sopraffazione. Una volta imboccata la strada sbagliata, per un fascista è impossibile tornare indietro; è costretto ad andare sempre avanti come un mulo ottuso con i paraocchi, che il padrone porta dove vuole (senza offesa per il mulo): "Fermarsi significa retrocedere" "Noi tireremo dritto", "Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi", "Boia chi molla" etc etc. Davvero una truffa verso il mondo che può portare ad un solo risultato. I morti e la distruzione causati dalla II guerra mondiale nessuno li potrà mai dimenticare, come non si potrà dimenticare la distruzione causata dalle bombe, da piazza Fontana alla stazione di Bologna, bombe commissionate da chi depose la camicia nera per indossare i rassicuranti completi "giacca e cravatta". Quanto a noi di Casaggì Firenze, fascisti modaioli alimentati da compiacenti servizi su La Nazione, Il Firenze e Il Giornale e trasmissioni oscene sulla rete giuovanilistica del padrone, non siamo affatto diversi. A parte le aggressioni "non ufficiali", abbiamo portato tensione e confusione ovunque siamo andati, come per esempio a settembre quando, non avendo di meglio da fare, abbiamo pensato bene di farla pagare a quei maledetti barboni della stazione; oppure ad ogni immigrato e/o diverso da noi, presente in città, con le nostre cinghiate e bastonate…..Comunque, anche grazie a noi, la riforma Gelmini è passata e adesso tutti quei professori comunisti che tanto si facevano beffa di noi e del nostro essere revisionisti storici sono per strada a mendicare un lavoro. Noi, "non conformi", siamo stati conformissimi. Oramai esaltati dal motto "credere, obbedire, combattere", abbiamo creduto, obbedito, combattuto e le abbiamo pure prese. Abbiamo fatto stupidi giochi violenti, abbiamo redatto volantini raffiguranti "i Griffin" credendo di essere ribelli, noi, una cricca di soldatini ignoranti manovrati dall'alto. Ma adesso abbiamo capito. Non saremo più complici di questa stupidaggine. Casaggì Firenze si scioglie come un blocco di ghiaccio a primavera. Perdonate i nostri errori.
Ma non crediate che rimarremo a casa a giocare a Pro Evolution, mentre Berlusconi a reti unificate mette in atto il programma della P2. Non rimarremo a casa mentre si legittimano le ronde padane. Non rimarremo a casa mentre i fascisti, quelli veri, son diventati ministri, sindaci, consiglieri, papi. Non staremo inerti ad aspettare altre leggi "Berlusconissime", mentre si ripristina la censura e si cambia la storia. Per questo, noi di Casaggì Firenze, appena ripresi dall'effetto del cartone che ci siamo presi, confluiremo tutti negli "Arditi del popolo per la Libertà":


arditi

"Fieri del nostro orgoglio di razza umana, consci che la nostra Patria è ovunque siano popoli oppressi: Operai, Masse Lavoratrici, Arditi del popolo, A NOI!"

ps. Invitiamo anche gli altri camerati d' italia ad unirsi a noi. Sappiate che se qualcuno userà in futuro il nome "Casaggì Firenze", non è altro che un impostore vigliacco!

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