giovedì 6 maggio 2010

Intervista a Casaclown Napoli


Dopo i fatti che hanno portato alla cacciata dei nostri cugini camerati di Casaclown dal quartiere napoletano di Materdei, ci sentiamo in dovere di riportarvi una delle prime interviste da loro avute dopo l'occupazione dell'ex monastero, data la straordinaria risposta positiva da parte della gente all'occupazione non conforme.

D: Cosa avete fatto qui a Materdei, Avete pulito un convento abbandonato per restituirlo alla gente del posto?
R:Si, si , o comune aveva rimasto tutto il convento sporco, e noi l’abbiamo pulito, come si può vedere ci sono un sacco di cosi di ferro, quindi è abitabile, ci possiamo stare noi al primo piano, che il comune aveva ristrutturato ma poi ha rimasto tutto sporco. Gli altri piani non possiamo andare perchè ci cachiamo un poco sotto, sapete, fa un poco paura.

D:Quindi siete degli amici delle persone, vero?
R:Certo, noi siamo amici di tutti i disoccupati fascisti e tutti i fascisti, solamente che ci sono quelli là che dicono che noi ci sentiamo a mishima, quello che esce nella master league a winning eleven, ma io manco la tengo la playstation, tengo il ds, quindi non sono pedofilo.


D:Come?
R: Si, si, hanno detto sopra a internet che siamo pedofili, ma non è vero. però ogni tanto vengono qua, l’altra volta sono venuti in 5000, con i negri, ma per fortuna la polizia non li ha fatti passare, la polizia si comporta bene con noi.

D:Che significa ACCA EMME O?
R: E’ una cosa di Dan Nunzio, che quando andava al fiume poi diceva questa cosa, capisci a me, il futurismo.

D:Perchè vi schifano tutti nonostante siete tutti bravi ragazzi sistemati e bravi e belli?
R: Perchè ci dicono che siamo fascisti, che picchiamo gli immigrati, ma da quando siamo qua stiamo sempre chiusi dentro, fino ad ora non penso che abbiamo fatto nessuna aggressione, per fortuna che ci stanno gli amici del blocco poliziesco che ci proteggono, e poi stiamo cercando di denunciare tutti, la digos ci da una mano


Ecco, adesso capite perchè ci piacerebbe assomigliare in tutto e per tutto a loro? Alla fine ci proviamo: diciamo quella cosa ogni anno delle foibe, cerchiamo di essere il più non conformi possibile, spranghiamo qualche immigrato; ma la cosa che ancora non riusciamo ad imitare proprio alla perfezione è questa qui:


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