QUESTA è LA FIRENZE CHE VOGLIAMO!
VIVA ìDDEGRADO
VIVA ìDDEGRADO
"...gli oneri derivanti dalla rimozione dei manifesti affissi in violazione delle disposizioni vigenti sono a carico dei soggetti per conto dei quali gli stessi sono stati affissi, salvo prova contraria"
"La Finanziaria 2007 [...] ha addirittura disposto che d’ora in poi chi violerà la legge oltre al pagamento delle sanzioni dovrà farsi carico anche delle spese della defissione [...]"
Caro Torselli,La lettera pare pervasa in vari punti da un tono apertamente irridente, che si alterna ad una piena e lodevole consapevolezza che Mattei dimostra di possedere quanto a limiti propri, di ex incendiario e di attuale pompiere, nonché di quelli di certi suoi compagni di strada, ex chissà cosa ed attuale nulla.
perdonami se svolgo una funzione pedagogica, lontana dalle mie ideologie esistenziali. Nella mia giovinezza ho creduto che in Russia si stesse bene, perché qualcuno me lo aveva detto, ma si nasce incendiari e si muore pompieri. Credo che un sano entusiasmo giovanile sia interessante e rappresenti uno stimolo per tutti, so cosa significhi sognare le rivoluzioni, comprendo che sia più facile rimanere affascinati da Che Guevara e da Evola, piuttosto che da Rotondi e Fioroni. Credo però che un conto sia sognare l’Impresa Fiumana e vedersi al comando di un aereo che getta volantini su Vienna e un altro è lodare e ricordare un pensatore che, per quanto stimolante e controverso, resta un ideologo della guerra e dell’imperialismo.
Caro Francesco vedo il tuo quotidiano lavoro in Consiglio e devo dire che sei uno dei consiglieri più attenti e partecipi al governo di questa città; vorrei consigliarti e consigliare, anche ai frequentatori del tuo circolo, un’attenta analisi sui personaggi storici da ricordare e sui quali avere un approfondimento. Ma soprattutto ti sarei grato se, per il decoro della nostra città, le pubblicità non venissero affisse fuori dagli spazi consentiti.
Massimo Mattei
"I curatori di queste pagine sono talmente pigri e cialtroni da aver preferito fare uno hotlink da un'immagine invece di copiarla. Questo è quello che succede se l'immagine cambia: che tutti possono apprezzare la cialtroneria dei neanchepiùfascisti di Firenze.
1) Raccontate caterve di menzogne.
2) Vi lasciate dietro una scia di scritte, carte e sporco perfetta espressione del vostro "governo".
3) Università: a parlare di "meritocrazia" c'è una gang di fancazzisti incapaci di laurearsi in quindici anni.
Bella la vita, eh?
Qui si LAVORA, cari mangiaspaghetti; vedete di piantarla, che avete disgustato tutta Firenze!"
"Noi siamo Casaggì di Firenze. Una masnada di buoni a nulla in servizio permanente effettivo!
Il terrore della colla da parati. Il flagello delle mesticherie. L'incubo delle pennellesse!
Le nostre attività politiche:
1) Spargimento di menzogne.
2) Imbrattamento di muri e arredi urbani.
3) Fancazzaggio universitario pluridecennale.
Siamo una disperante conventicola di veri spaventagalline. La nostra virile incompetenza si estende maschia a tutti i campi dello scibile!
Non ci credete? Avete sotto gli occhi la prova di quanto ne sappiamo di informatica e web: questa bella presa in giro è il risultato di uno hotlink da cialtroni fatto da noi!
Cu noi este Domnezeu! Nimic in lume nu-i mai sfant!"
Si avvicina il 10 febbraio, "Giorno della mistificazione" di gente morta per colpa dei fascisti e della loro guerra da cialtroni, e dei (non si sa quanti, dice duecentocinquantamila al massimo, ma noi aumentiamoli di brutto, come aumentiamo il numero di quelli che vengono alle cene alla Fortezza) esuli istriani, giuliani e dalmati, istituito con la legge 92 del 2004. Questa data assume nell'anno in cui la nostra Patria (di cui non ci importa gran che, sennò non ci si andava ad alleare con chi appenderebbe il tricolore nei cessi) compierebbe 150 anni, un valore molto più profondo, ribadendo l'importanza che lo spargere menzogne e propaganda ha per il nostro portafoglio. Da anni in occasione del "Giorno della mistificazione" facciamo una passeggiatina di duecento metri con due bandiere a testa per sembrare più numerosi, guardati a vista dalla digos. Anche quest'anno saremo nelle scuole, nelle università, nelle piazze e negli enti locali a farci ridere dietro con convegni, manifestazioni, concerti e proiezioni. L'appuntamento principale è sicuramente quello del 5 febbraio a Firenze, dove faremo sperperare centinaia di migliaia di euro per tutelarci dal generale disprezzo che ci circonda, e proveremo a fare un corteino da Piazza Savonarola, quella dove vanno i ggiovani fiorentini a picchiarsi e a prendersi a cinghiate. In attesa che si liberi qualche posto al ministero ci tocca far finta di promuovere e difendere l'identità nazionale, stando attenti a non far arrabbiare troppo quelli del tricolore nei cessi sennò addio governo. E se come esempi non possiamo additare altro che qualcuno che come unico merito ha quello d'aver fatto una fine spaventosa, vuol dire che siamo messi proprio da cani. La sfida è come sempre ardua, perché per essere all'altezza ci toccherebbe fare una fine altrettanto spaventosa e non è che se ne abbia gran che voglia, ecco. asm